Fiorenzo Santoleri, in qualità di Farmacista Ospedaliero della ASL di Pescara, racconta l'esperienza nella città abruzzese focalizzandosi su due importanti aspetti: l'aderenza dei pazienti alle terapie e l'utilizzo di strumenti digitali per il monitoraggio. L'aderenza non riguarda solo la corretta assunzione dei farmaci, ma rappresenta un indice di qualità dell'assistenza. Aumentare l'aderenza richiede l'innovazione, come la creazione di un'app per favorire il percorso del paziente a domicilio.
La gestione dei dati in ambito sanitario è cruciale per l'analisi e il miglioramento dell'aderenza. Tuttavia, gran parte dei dati è ancora cartaceo, ostacolando la tempestività delle ricerche. Misurare l'aderenza è fondamentale per valutare l'efficacia delle terapie croniche e individuare pazienti che ne perdono l'aderenza.
Nonostante svariati studi, l'aderenza continua a essere un problema, soprattutto nelle terapie croniche come evidenziato da ricerche sull'uso delle statine. La misurazione accurata dell'aderenza rimane una sfida metodologica, e la letteratura suggerisce due approcci di analisi. Il tema dell'aderenza è stato affrontato sin dagli anni '70 da pionieri come David Sackett, sottolineando l'importanza dei dati reali nella pratica clinica.
Per affrontare l'aderenza, è stato sviluppato un diario di terapia e un'app personalizzata per i pazienti. Il diario ha dimostrato di migliorare l'aderenza, mentre l'app, tramite notifiche e interazioni, favorisce il coinvolgimento del paziente nel proprio trattamento. L'uso di queste tecnologie richiede un approccio multidisciplinare tra farmacisti, medici e infermieri.
Il sistema Farmad permette il calcolo dell'aderenza e ottimizza la gestione delle terapie in farmacia. L'app, integrata con il software utilizzato dai farmacisti, consente il monitoraggio e l'educazione del paziente, aumentando l'aderenza attraverso notifiche personalizzate, consigli sulla terapia e facilitando la prenotazione dei farmaci.
L'implementazione di queste soluzioni richiede una rivoluzione nella gestione della cronicità, enfatizzando l'educazione e la consapevolezza. Il farmacista ospedaliero ha un ruolo centrale come motore di questo cambiamento, che non solo migliora l'aderenza ma contribuisce alla qualità complessiva dell'assistenza.